Per invogliare i terrestri ad andare a lavorare sulla base , la Starmine ha istituito per i
primi due anni un rapporto di cambio favorevole fisso, prevedendo anche delle possibili perdite.
Sempre in questi due anni si è avuta un'economia centralizzata tutta nelle mani della
Starmine.
Per quanto riguarda i rapporti con l'esterno la Starmine barattava i minerali in cambio di
beni di prima necessità quali macchinari, attrezzature utili per svolgere le attivita'
presenti sulla base.
All'inizio abbiamo quindi un sistema economico che puo' essere così schematizzato:
Successivamente data l'enorme richiesta esterna dei minerali estratti la Starmine ha imposto che chiunque dovesse acquistarli doveva pagare in moneta corrente sulla base.Per far ciò, i clienti devono acquistare moneta dalla Starmine che attraverso degli appositi istituti emette biglietti in base alle richieste avendo prima di tutto fissato un rapporto di cambio, regolato come è naturale dalla legge della domanda e dell'offerta.Contemporaneamente sulla base viene avviata una graduale metamorfosi verso un'economia libera di mercato, poichè la Starmine invoglia la privatizzazione iniziando a cedere attività (di secondo piano rispetto all'estrazione di minerali) di sua proprietà.