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La matrice di Hilbert è notoriamente una matrice fortemente
malcondizionata. Essa interviene nei problemi di least squares
fitting. Il problema è il seguente: è data una funzione f(x),
continua nell'intervallo .
Vogliamo approssimare questa funzione
con un polinomio p(x) di grado n-1. Vogliamo scegliere questo polinomio
in modo da minimizzare il valore dell'integrale
che in qualche modo misura l'errore commesso. Talvolta la
funzione f(x) è nota solo in un insieme finito di punti xi, per cui al posto
del valore precedente (che non si può calcolare) si usa il valore
In ogni modo il polinomio trovato si chiama ``approssimazione ai minimi quadrati''.
Per risolvere questo problema, indichiamo con ci i coefficienti (da determinare)
del polinomio p(x): possiamo ottenere una notazione compatta nel seguente modo
dove
,
e
è il vettore incognito dei
coefficienti. Il valore da minimizzare si può quindi riscrivere così:
Si presti attenzione al fatto che alcuni elementi di questa espressione sono
matrici (ad esempio
)
o vettori (,
), ma il
risultato finale è un numero reale positivo.
Il minimo si ottiene quando il vettore gradiente è nullo, ovvero quando
Questo è un sistema lineare, dove
è il vettore dei coefficienti
incogniti, mentre le altre componenti sono note. Ad esempio, la i-esima
equazione di questo sistema è
Il tutto si può rappresentare nella forma compatta
,
dove H è
una matrice di Hilbert di ordine n, con elementi
ed il vettore di termini noti è
Delle matrici di Hilbert sono note diverse proprietà teoriche. Ad esempio si
conosce una espressione esplicita per gli elementi dell'inversa:
e si sa che il numero di condizionamento cresce
esponenzialmente con l'ordine n. Ad esempio, utilizzando la norma 2, si
verifica che
.
Nella pratica questo significa che è
impossibile risolvere problemi in cui compare la matrice di Hilbert già per
n=6 (non si avrebbe nessuna cifra esatta nel risultato, utilizzando i float). In questi casi il problema di approssimazione va riformulato
opportunamente.
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Daniele Finocchiaro
1998-11-13